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Socchiudo gli occhi a pagina cinquanta

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Appoggiati al muro e muti

tra due suoni
fedeli al duro accordo
di sanare le parole

rafforzando la grazia dell’ascolto

pur temendone il dolore

in quel silenzio
gli odori sono usciti dalle porte

 

Un muro inerte- dici che saremo
che sarà faticoso nelle stanze
contando i tuoi respiri
ricordare  del bacio ad Istanbul.

 

All'incrocio con Dalgic Cikmazi
socchiudo gli occhi a pagina cinquanta
nello spazio di un piccolo Museo
dell'innocenza, l’epifania intoccabile
di un miracolo più ancora
cadendo al muro giura
sulla promessa estrema- 
con il petto lavato tra le pietre-

dischiude la sua accoglienza e il tempo
infine non fa male

 

Come una mano potrebbe aprire un origami
ci ha sconvolto così

il vuoto spazio dell'amore
il velo irripetibile

fino a dove ci siam spinti
levava le parole di ogni giorno e ora
la sera viene sopra, a poco a poco,

al Nostro primo tacere, da un lato nuovo
chiudimi pure gli occhi,  io vedrò
come un fratello col mio cuore

a vita nuova amarsi

 

               Orhan Pamuk- Masumiyet Müzesi

 

 Amina Narimi - 13/11/2013 23:46:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Grazie Loredana, avviene tutto nella stessa atmosfera, del giorno e della notte, i gesti, le parole. Ti abbraccio

Ferdi_Nando indistinguibili Nomi per generosità e umano dire Grazie

Cristina, attraversata dal rumore originario di un amore dove più in là non si può andare, tra pensiero, linguaggio e nuda esistenza..là dove uno scrittore mi riporta, da una distanza straordinaria la conoscenza è viva. Grazie Cristina, con il cuore

Maura mi stringo nelle tue parole che sanno di buono. Grazie

 Maura Potì - 13/11/2013 10:59:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Amina, leggerti è come sentirsi sollevati in alto per entrare in una dimensione eterea. E così, sospesi tra cielo e terra, vivere i tuoi stati d’animo diventa un’esperienza di crescita interiore, una cura necessaria e salutare. Un abbraccio

  Cristina Bizzarri - 13/11/2013 10:53:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Si liquefa la realtà, si mescola il tempo di ora con quello del ricordo. In questa poesia vivo soprattutto un’atmosfera, che è quella delle strade e dei due tempi della casa che mostri e dici - e della loro sovrapposizione nel tempo e nel tuo tempo. E
l’amore che lì ti ha visitata e travolta ti rivisita ora. Una lingua, qui, che slitta continuamente, come nell’amore. E parla di te, di un viaggiare e di un tornare - di uno scrittore che senti vicino e fratello.
Sempre il tuo sconfinare e la tua conoscenza viva.
Ciao Amina!

 Ferdinando Battaglia - 12/11/2013 23:30:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Sempre di spessore il tuo dire, un’essenzialità che sfiora l’inevitabile dire. Bellezza e contenuto, indistinguibili nella reciproca appartenenza.
Ciao, Amina.

 Loredana Savelli - 12/11/2013 23:00:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ sorprendente la tua capacità di ricordare i dettagli, facendoci tuttavia entrare nell’astrazione.
La tua vita è densa (o lo è stata). C’è un tempo per vivere e un tempo per scrivere (penso).

Ciao!!

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